Il vangelo secondo Biff

Il vangelo secondo Biff

Tutti conoscono Gesù – non personalmente, certo -, ma pure chi da piccolo non è stato costretto a frequentare il catechismo sa chi è quest’uomo.

La maggior parte delle persone, però, di Gesù, conosce solo il suo miracoloso concepimento, il fatto che sapeva moltiplicare i pesci e trasformare l’acqua in vino, la morte per crocifissione e la storia della resurrezione e dell’ascensione in cielo. Insomma, quelle due cose che I QUATTRO DELL’AVE MARIA hanno raccontato nei Vangeli ufficiali.

Pochi, però, sanno come Gesù abbia trascorso gli anni tra la sua infanzia e il momento in cui è partito con la fissa dell’evangelizzazione dei popoli. Solo alcuni sanno come si sia sentito nell’apprendere la notizia di dover fare il Messia, cosa abbia pensato quando ha scoperto di dover sacrificare la propria vita per l’umanità e come abbia imparato a fare i miracoli. Quei pochi che lo sanno, sono quelli che hanno già letto Il vangelo secondo Biff, al momento L’UNICA, E VERITIERA, TESTIMONIANZA su questa parte della vita di Gesù.

A scriverla, moltissimi secoli dopo la morte del Messia, è niente meno che Biff, appunto, IL MIGLIORE AMICO DI GESÙ, riportato in vita – per volontà divina – dall’angelo Raziel per colmare questa lacuna che manca negli scritti di Matteo, Marco, Luca e Giovanni.

A modo suo, PURE BIFF ERA UN PREDESTINATO. D’altra parte, chi altri avrebbe potuto darci informazioni più attendibili di lui? Biff conosce Gesù all’età di sei anni e, fino alla sua morte, gli è sempre accanto. È lui ad accompagnarlo, per 16 anni, in giro per il mondo alla ricerca di sé, del significato della sua missione e, soprattutto, di un modo per portarla a termine – perché non è che Dio gli avesse dato un libretto di istruzioni su come diventare Messia e salvare il mondo!

Il ragazzone se l’è dovuta cercare da sé la strada, ma, per fortuna, sua e nostra,con lui c’è sempre stato Biff. Per fortuna sua perché tutti sappiamo cosa significhi avere un amico fidato accanto in certe brutte situazioni. Nostra perché, grazie a Biff, oggi possiamo leggere un vangelo finalmente divertente, che ci racconta di un Gesù più naturale, più vicino agli esseri umani, a tratti, finanche, simpatico.

“Il vangelo secondo Biff” di Christopher Moore
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