Amore, Prozac e altre curiosità
Amanti di Sex and the city ecco per voi un assaggio delle atmosfere metropolitane che (nel vuoto lasciato da Carrie Bradshaw) sono meglio dell’acqua fresca per gli assetati. Certo, non è la Grande Mela, ma non facciamo gli schizzinosi. Madrid “val bene una messa”.
Amore, prozac e altre curiosità. Mai titolo più azzeccato.
Di amore e di prozac (ma soprattutto sesso) nelle pagine di questo romanzo ce n’è in abbondanza. E anche le curiosità non mancano.
Cominciamo togliendovi subito un dubbio (e chi l’ha mai avuto??)
Questo NON E` un romanzo di formazione stile Piccole Donne.
E temo che la cara buona Louisa Alcott si rivolterebbe più e più volte se osassimo questo paragone.
Ah si? e allora facciamolo! Tiè.
Dunque. Anche qui siamo in compagnia di una pattuglia di sorelle (tre per la precisione). Ovviamente una più diversa dell’altra.
Non solo fisicamente (limitarsi al contrasto bionda/mora fa un po’ troppo Striscia per essere novità) ma soprattutto nelle scelte che contano (quelle tossico/farmacologiche per intenderci) e nello stile di vita.
E la nostra autrice di stile ne sa a mucchi, vi avverto.
Nomi di marchi blasonati spuntano ad ogni pagina e ci fanno fare un nostalgico tuffo nei rutilanti anni ’90 (a cui la pubblicazione del romanzo in questione appartiene).
Fra le righe di questo libro si sentono lo spirito e l’energia dei romanzi femminili (“femministi”, sottolineerebbe l’autrice) di quel periodo.
L’uscita del romanzo (nel ‘97 in Spagna e qualche tempo dopo in Italia) ha fatto certamente scalpore.
Non a caso potremmo definirlo un parente di quel Sex and the city che ha segnato (più di) qualche generazione di (eterne) ragazze in (quasi) tutto il mondo occidentale.
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